Partita con “Giulietta e Romeo” l'edizione numero 44 della Festival di Martina Franca, sotto la direzione artistica di Alberto Triola: fino al 4 agosto grandi attese per gli amanti di un repertorio e di una prassi esecutiva riproposta con passione e competenza.
Martina Franca è una città unica. Deliziosamente elegante di suo, nelle settimane del Festival della Valle d’Itria brilla di una speciale vitalità. Diventa internazionale senza spocchia, si affolla restando gentile. I suoni riempiono le notti del palazzo ducale, del chiostro di San Domenico e della masseria Palesi, le parole si rincorrono di giorno lungo le piazze e le strade bianchissime. Al piacere di seguire spettacoli originali e raffinati si unisce la gioia di diventare, sia pure per pochi giorni, membri di una comunità variopinta e cordiale.
Giulietta e Romeo danno il via
Il programma di quest’anno, che si snoda tra tappe assai fitte fino al 4 agosto, prevede appuntamenti di grande richiamo. A cominciare dal raro titolo inaugurale, Giulietta e Romeo di Nicola Vaccaj, che debuttò a Milano nel 1825 e successivamente venne portato al successo da Maria Malibran. La partitura, fissata in edizione critica da Ilaria Narici, è prevista per la direzione di Sesto Quatrini nei giorni 13, 15 e 31 luglio.
Gli appassionati del Settecento apprezzeranno senz’altro il Rinaldo a più mani in programma il 29 luglio e il 2 e il 4 agosto. La celeberrima creazione di Händel verrà offerta secondo la versione andata in scena a Napoli nel 1718. A propiziare la rappresentazione partenopea fu il creatore del ruolo eponimo a Londra, il famoso castrato Nicolò Grimaldi (detto Nicolino); l’opera, tuttavia, non venne presentata intatta, ma arricchita da arie nuove di Leonardo Leo e di altri autori e infarcita di scene comiche in omaggio al gusto locale (della non facile ricostruzione del testo si è occupato Andrea Sechi). Sul podio il direttore musicale del festival, Fabio Luisi, in buca gli strumenti antichi dell’orchestra La Scintilla, Teresa Iervolino nei panni di Rinaldo, Carmela Remigio in quelli di Armida.
Altra occasione ghiotta è Il trionfo dell’onore di Alessandro Scarlatti, in scena per quattro sere tra il 22 e il 28 luglio. La “commedia per musica” sarà eseguita dall’ensemble barocco del Festival guidato dalla bacchetta di Jacopo Raffaele; tra gli interpreti spicca il nome di Raffaele Pe, controtenore molto apprezzato nel repertorio dei secoli XVII e XVIII.
Tanto Rossini e una perla sacra
Completano la ricca offerta della rassegna concerti sinfonici e cameristici con più di una strizzata d’occhio a Rossini nei centocinquant’anni della morte.
A proposito: in programma c’è anche una rivisitazione pop e ‘tarantata’ del Barbiere con Elio (sì, quello delle Storie Tese…); oltre che a Martina (il 21 e il 23 luglio), sarà data anche a Otrano (il 3 agosto).
Una segnalazione speciale merita l’unico appuntamento sacro: il 30 luglio, nella splendida basilica di San Martino, si ascolteranno la messa “di Milano” del Pesarese e tre pezzi sacri di Giampaolo Testoni in prima esecuzione assoluta.